mercoledì 18 maggio 2011

Privati per gli insegnanti di sostegno?

Sta passando sotto traccia una proposta di legge presentata dalla maggioranza che prevede per le istituzioni scolastiche autonome, la possibilità di stabilire generiche collaborazioni con i privati per il sostegno ad alunni  disabili.
L'insegnante di sostegno non è un lusso, sebbene il costante taglio dei fondi possa far circolare nell'opinione pubblica questa idea. La figura dell'insegnante per l'alunno disabile è fondamentale per la crescita del portatore di handicap e non può essere sostituita da nessun'altra.

Proprio su questo punto in questi ultimi anni si è fatta largo una idea errata, e cioè che l'educatore possa sostituire l'insegnante di sostegno. E' errato, in quanto le finalità dell'intervento sono diverse. Il ruolo dell'educatore è appunto un ruolo sociale, di acquisizione dell'autonomia e di inserimento armonico con la classe.

L'insegnante, lo dice l'etimologia, insegna.

Non si può tantomeno criticare chi pensa che le due figure siano commensurabili. La mancanza cronica di risorse in molti istituti ha reso indispensabile il ruolo dell'educatore soprattutto in mancanza dell'insegnante. Ma questa è solo la risposta ad una grave emergenza.

Chi ha presentato la proposta di legge non ha spiegato in che modo si potrà scegliere il contraente, quali caratteristiche dovranno avere questi "insegnanti di sostegno in affitto" e soprattutto se questa deve essere intesa come la chiusura definitiva dei fondi per il sostegno agli alunni disabili.

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