domenica 22 gennaio 2012

Decreto Liberalizzazioni: l'affidamento in house

Nel Decreto Liberalizzazioni presentato dal Presidente del Consiglio venerdì si interviene sui servizi pubblici locali attraverso il ridimensionamento dell'istituto dell' in house. 


Gli Enti Pubblici sino ad oggi hanno avuto la possibilità di affidare la gestione di servizi pubblici locali (trasporti, servizi sociali etc..) in forma diretta a società di diritto pubblico, scavalcando pertanto la necessità di una gara ad evidenza pubblica. Accanto pertanto a quei servizi affidati a terzi privati, sono state delegate ad aziende controllate dalla stessa Pubblica Amministrazione delle importanti funzioni gestionali.
Il Decreto Liberalizzazioni taglia nettamente il ricorso a questa tipologia di scelta del contraente, disponendo che è ancora possibile utilizzare la gestione in house esclusivamente per servizi che non eccedano l'importo di €  200.000,00 annui. Di fatto, si intende allargare il mercato, perchè dal 1 Gennaio 2013 saranno numerosissime le gare ad evidenza pubblica derivanti dallo scioglimento delle vecchie gestioni in house, e si vogliono sempre di più  privatizzare i servizi locali, escludendo qualsiasi possibilità di gestioni dirette.

Plaudono a queste novità i fautori della necessità di un progressivo allontanamento dell'Ente pubblico locale dalla gestione, aumentando la concorrenza ed abbassando le tariffe.
I detrattori sostengono che la gestione esterna di uno o più soggetti terzi, seppure possa comportare un abbassamento dei costi per il cittadino (tutto da verificare), in realtà portano ad un generale abbassamento della qualità del servizio.

Indubbiamente i punti di forza dell'in house sono stati incentrati sull'attenzione rivolta alla qualità dell'offerta. Poche economie di scala, certamente, ma un presidio nei confronti del servizio offerto e del personale operante, con una forte sensibilità rispetto agli operatori ed al personale in generale.
L'esperienza della gestione privata invece è ancora costellata della necessità di un maggiore controllo sia sull'offerta che sulla qualità della stessa, sia sul rispetto della normativa vigente rispetto all'inquadramento dei lavoratori.

Dunque, si sta andando verso un miglioramento o un peggioramento della situazione?

Di seguito potete consultare integralmente l'art. 26 del Decreto http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2012-01-19/fondo-razionalizzazione-rete-distribuzione-123306.shtml?uuid=AaV7f1fE pubblicato nel sito de Il Sole 24 Ore

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