giovedì 21 giugno 2012

Le proposte di Hollande. Il ritorno della gauche all'Eliseo

Dopo le idee del greco Tsipras, leader della coalizione greca Syriza, è il momento di analizzare la proposta politica che ha permesso ad Hollande di sconfiggere Sarkozy e far tornare la sinistra all'Eliseo.

I punti principali sui quali è incentrato il cambiamento del neo Presidente francese sono:

Pensione a 60 anni per tutti coloro che hanno iniziato a lavorare prima dei 18 anni e con i contributi in regola, finanziata grazie all'aumento dello 0,1% dei contributi a carico del datore di lavoro e dei dipendenti.

Riforma delle tariffe degli ospedali pubblici.

Regolamentazione degli onorari dei medici.

Riforma del quoziente familiare.

Soppressione della Corte di giustizia, che giudica i reati e i delitti commessi da ministri nell'esercizio della loro funzione.

Raddoppio del numero dei centri di rieducazione minorile che li dovrebbe portare a 80 in cinque anni.

Creazione di 1.000 posti all'anno nella giustizia, in polizia e gendarmeria.

Creazione di zone di sicurezza prioritaria.

Contenimento dell'immigrazione legale basandosi su criteri «obiettivi».

 Contenimento del numero di immigrati economici: il parlamento fisserà ogni anno le quote.

 Diritto di voto per gli stranieri non comunitari alle elezioni amministrative nel 2013 dopo una revisione della Costituzione. In caso di necessità, referendum se la maggioranza dei 3/5 in Parlamento non dovesse essere raggiunta.

Diritto alle nozze e all'adozione per le coppie omosessuali.

 Regolamentazione dell'eutanasia.

C'è tanto sociale in questi punti programmatici. Pur essendo anch'essa in crisi economica, la Francia ha scelto di affrontare la crisi ponendo l'attenzione sui diritti dei cittadini e su ricette di grande impatto.
Il raddoppio del numero dei Centri di rieducazione minorile sembrerebbe essere una proposta provocatoria, ed invece deve essere letta come un passo fondamentale per l'integrazione dei cittadini stranieri. Sui quali evidentemente Hollande  punta molto, basti pensare al diritto di voto.
Integrazione e sicurezza sono le due parole chiave che vengono messe in campo nell'area di intervento dell'immigrazione.

Confrontando la proposta di Syriza con quella dei socialisti francesi si trovano numerosi punti in comune. Nel complesso è il cittadino che viene posto al centro dell'attenzione, laddove Syriza interviene su una situazione di crisi sociale contingente (utilizzo delle mense scolastiche) mentre contemporaneamente Hollande riforma il calcolo del quoziente familiare.
Manca la parola "banca" da entrambi i programmi. Gli aiuti riguardano i cittadini. La scommessa della ripresa economica si cerca attraverso il potenziamento dei diritti ed il turn-over a favore delle giovani generazioni.

Queste idee, nelle ultime due tornate elettoriali, hanno convinto oltre la metà dei francesi ed oltre un quarto dei greci. Ed hanno permesso ad Hollande di presentarsi all'Europa con una ricetta anti-Merkel.

Tsipras ed Hollande danno dunque enorme importanza al sociale come volano economico.
Il motivo principale della nascita di questo blog è sempre stato, e dunque rimarrà, il considerare i servizi sociali una risorsa e non un costo. Puntare sul welfare può essere fondamentale per far ripartire l'economia.

Tsipras ed Hollande hanno convinto i propri elettori con questa tesi. Evidentemente questo blog da più di un anno ha intrapreso una strada giusta.

mercoledì 20 giugno 2012

Ennesimo taglio al Fondo Unico Politiche Sociali.

In questo articolo on-line del Corriere della Sera http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/sociale/2012/20-giugno-2012/welfare-nuovi-tagli-governo-il-sociale-solo-20-cent-pro-capite-201685200323.shtml l'Assessore ai Servizi Sociali della regione Campania denuncia ulteriori tagli al Fondo Unico.

Le 40 proposte di Syriza.

La chiave di lettura per interpretare questo momento storico della Comunità Europea è considerare la politica degli altri Paesi non come un affare a sé stante, bensì come un fil rouge che lega le varie democrazie. Se spread e debito sono contagiosi, anche le proposte politiche lo sono.

Evitare di approfondire le elezioni greche di domenica 17 Giugno ci renderebbe ancor più orbi rispetto alla nostra già notevole cecità. Mi riferisco in particolar modo a Syriza, ed alla proposta politica che questa coalizione di sinistra ha presentato agli elettori, ottenendo circa il 25% dei consensi e pertanto divenendo il secondo partito in parlamento.

Riassumendo in maniera sintetica le quaranta proposte presentate:

1. Realizzare un audit del debito pubblico. Rinegoziare gli interessi e sospendere i pagamenti fino a quando l’economia si sarà ripresa e tornino la crescita e l’occupazione.
2. Esigere dalla Ue un cambiamento nel ruolo della Bce perché finanzi direttamente gli Stati e i programmi di investimento pubblico.
3. Alzare l’imposta sul reddito al 75% per tutti i redditi al di sopra di mezzo milione di euro l’anno.
4. Cambiare la legge elettorale perché la rappresentanza parlamentare sia veramente proporzionale.
5. Aumento delle imposte sulle società per le grandi imprese, almeno fino alla media europea.
6. Adottare una tassa sulle transazioni finanziarie e anche una tassa speciale per i beni di lusso.
7. Proibire i derivati finanziari speculativi quali Swap e Cds.
8. Abolire i privilegi fiscali di cui beneficiano la Chiesa e gli armatori navali.
9. Combattere il segreto bancario e la fuga di capitali all’estero.
10. Tagliare drasticamente la spesa militare.
11. Alzare il salario minimo al livello che aveva prima dei tagli (751 euro lordi al mese).
12. Utilizzare edifici del governo, delle banche e della chiesa per ospitare i senzatetto.
13. Aprire mense nelle scuole pubbliche per offrire gratuitamente la colazione e il pranzo ai bambini.
14. Fornire gratuitamente la sanità pubblica a disoccupati, senza tetto o a chi è senza reddito adeguato.
15. Sovvenzioni fino al 30% del loro reddito per le famiglie che non possono sostenere i mutui.
16. Aumentare i sussidi per i disoccupati. Aumentare la protezione sociale per le famiglie monoparentali, anziani, disabili e famiglie senza reddito.
17. Sgravi fiscali per i beni di prima necessità.
18. Nazionalizzazione delle banche.
19. Nazionalizzare le imprese ex-pubbliche in settori strategici per la crescita del paese (ferrovie, aeroporti, poste, acqua …).
20. Scommettere sulle energie rinnovabili e la tutela ambientale.
21. Parità salariale tra uomini e donne.
22. Limitare il susseguirsi di contratti precari e spingere per contratti a tempo indeterminato.
23. Estendere la protezione del lavoro e dei salari per i lavoratori a tempo parziale.
24. Recuperare i contratti collettivi.
25. Aumentare le ispezioni del lavoro e i requisiti per le imprese che accedano a gare pubbliche.
26. Riformare la costituzione per garantire la separazione tra Chiesa e Stato e la protezione del diritto alla istruzione, alla sanità e all’ambiente.
27. Sottoporre a referendum vincolanti i trattati e altri accordi rilevanti europei.
28. Abolizione di tutti i privilegi dei deputati. Rimuovere la speciale protezione giuridica dei ministri e permettere ai tribunali di perseguire i membri del governo.
29. Smilitarizzare la guardia costiera e sciogliere le forze speciali anti-sommossa. Proibire la presenza di poliziotti con il volto coperti o con armi da fuoco nelle manifestazioni. Cambiare i corsi per poliziotti in modo da mettere in primo piano i temi sociali come l’immigrazione, le droghe o l’inclusione sociale.
30. Garantire i diritti umani nei centri di detenzione per migranti.
31. Facilitare la ricomposizione familiare dei migranti. Permettere che essi, inclusi gli irregolari, abbiano pieno accesso alla sanità e all’educazione.
32. Depenalizzare il consumo di droghe, combattendo solo il traffico. Aumentare i fondi per i centri di disintossicazione.
33. Regolare il diritto all’obiezione di coscienza nel servizio di leva.
34. Aumentare i fondi della sanità pubblica fino ai livelli del resto della Ue (la media europea è del 6% del Pil e la Grecia spende solo il 3).
35. Eliminare i ticket a carico dei cittadini nel servizio sanitario.
36. Nazionalizzare gli ospedali privati. Eliminare ogni partecipazione privata nel sistema pubblico sanitario.
37. Ritiro delle truppe greche dall’Afghanistan e dai Balcani: nessun soldato fuori dalle frontiere della Grecia.
38. Abolire gli accordi di cooperazione militare con Israele. Appoggiare la creazione di uno Stato palestinese nelle frontiere del 1967.
39. Negoziare un accordo stabile con la Turchia.
40. Chiudere tutte le basi straniere in Grecia e uscire dalla Nato

Criticabile o meno, questo programma rappresenta un modello sociale, una idea di cittadinanza definita. E soprattutto, ha convinto gli elettori ad appoggiarlo. 

Nei prossimi giorni pubblicherò i punti salienti del programma di Hollande, per comprendere a quale evoluzione politica stiamo assistendo al di fuori dei nostri confini. E, naturalmente, legarla al contesto sociale.

giovedì 14 giugno 2012

Nuovi Fondi per il Servizio Civile Nazionale

Una buona notizia, ogni tanto.

Il Ministro per la Cooperazione Internazionale e l'integrazione Andrea Riccardi in una conferenza stampa svoltasi il 12 Giugno ha comunicato il reperimento di fondi specifici per continuare a far vivere il Servizio Civile Nazionale.
L'importo, pari a 50 milioni di euro, è stato ricavato all'interno dei Capitoli di spesa del Ministero ed è pertanto giusto riconoscere al Ministro la forte volontà di non far morire un servizio che negli anni risulta essere una esperienza di grande maturazione per i ragazzi oltre ad una risorsa imprescibibile nei settori dell'assistenza.

Con la disponibilità finanziaria a disposizione verranno avviati al servizio 18.810 volontari nel biennio 2013/2014, di cui 450 impiegati in progetti all'estero.

Va comunque ricordato che molti Regioni si erano già attrezzate autonomamente e con fondi propri per mantenere in vita il Servizio Civile Volontario, di fatto riempiendo un vuoto finanziario che, senza l'intervento del Ministro Riccardi, avrebbe causato la fine del servizio.